RICERCA IN OMEOPATIA E LE DISCUSSIONI DISINFORMATIVE NEI MEDIA



Oggi scrivo alcune brevi riflessioni riguardo l' efficacia del trattamento omeopatico. Preso spunto da alcune trasmissioni televisive ed alcuni scritti ovviamente non corretti. Vorrei ribadire ancora un altra volta che io come medico omeopata clinico formato e con pratica clinica più che ventennale, che IL TRATTAMENTO OMEOPATICO non è placebo come sostengono alcuni colleghi della medicina tradizionale (soprattutto perchè non la conoscono! e non l' hanno mai esercitata!). Dall' altro canto, per mio conto dal punto di vista clinico il modo di fare ricerca clinica in omeopatia con i concetti e la metodologia della medicina tradizionale è completamente erroneo (leggi qs articolo è molto importante). 
In ogni caso, poichè  si sentono tante voci, senza mai un confronto diretto tra gli scienziati o professori che si occupano di ricerca da ambedue le parti cioè la medicina tradizionale e la medicina omeopatica sarebbe oppurtuno prima di pronunciarsi essere almeno cauti. 
Un altra mia osservazione: si confonde, non so perchè, l' omeopatia con l' omotossicologia che sono approcci terapeutici differenti (forse per creare ancora ulteriore confusione!).
In ogni caso, poichè l' argomento è molto lungo, per approfondirlo qui vorrei inserire solo alcuni pensieri da medico clinico omeopata.

1. in merito della ricerca clinica in omeopatia e il suo confronto con la medicina tradizionale bisogna specificare che gli approcci sono del tutto differenti (uno è nosologico e l' altro farmacologico) anche se tutti i due hanno come obiettivo  finale la terapia del paziente. Per cui non possono essere confrontati come metodologia perchè il punto di partenza per la cura del paziente è totalmente diverso. Inoltre vorrei specificare che dal punto di vista clinico la medicina tradizionale ha come obiettivo di curare il pz con una determinata malattia (etichetta nosologica) e non l' individuo nella sua integrità come organismo inscindibile (che comprende eventualmente anche quella determinata malattia, trattamento olistico, globale) come fa l' omeopatia. Per cui sia chiaro che curare la malattia di Paolo, Giovanni , Maria ecc è diverso dal curare Paolo (come essere differente nella sua integrità) o Giovanni, o la Maria che hanno quella stessa malattia. Cioè l' omeopatia tratta l' individuo sofferente nella sua integrità psico-fisica e mentale e non solo la malattia come etichetta nosologica.
2. Un altro punto che vorrei presentare è che tutti gli studi negativi presentati, testando l' efficacia dell' omeopatia, erano eseguiti da professionisti (talvolta non medici) che cmq non erano omeopati!!! Allora uno si domanda come un professionista che non ha la specializzazione in un determinato settore può eseguire degli studi ben progettati se non ha la conoscenza? Uno di questi studi è lo studio australiano (leggi qui il commento dei medici omeopati). E come dire che il pneumologo facesse uno studio gastroenterologico ! Inoltre, come si fanno a raggruppare nello stesso studio di ricerca soggetti con una certa patologia mentre quelli stessi individui sono organismi differenti nella loro integrità psico-fisica e mentale e quindi la reazione alla stessa patologia (come etichetta nosologica) o al farmaco somministrato sono differenti?
3. un altra riflessione da fare in merito, è che non possono essere selezionati degli studi di ricerca definiti come omeopatici negativi o neutrali per coinvolgerli in una metanalisi (analisi di un gruppo di lavori e a posteriori) come quella australiana, e non gli studi positivi e soprattuto in egual misura. Questo già in partenza è un bias metodologico che conduce a risultati erronei.
4. Poichè la discussione in merito alla domanda L' OMEOPATIA FUNZIONA (leggi anche questo articolo) continuerà per tanto tempo e sarà perpetuata dai media con le loro interviste a persone o professionisti di salute che non sono omeopati clinici formati e quindi non hanno nè cognizione nè causa, i pazienti invece che vogliono essere curati con una cura efficace ma senza effeti collaterali come l' OMEOPATIA non possono rimanere in attesa del loro verbale finale.
Nè sono altresi certa che un informazione sicura in merito non l' avranno mai dai media perchè non creano informazione bensi disinformazione.
5. per quello che concerne il farmaco omeopatico e se è acqua fresca oppure un principio attivo è un altro discorso lunghissimo da fare ma di sicuro non è un mezzo terapeutico falso. E soprattuto perchè io (trattando i miei pazienti) i risultati li ho sempre o quasi sempre avuti. Il fatto che talvolta non si è ottenuto il risultato migliore è dovuto al fatto che la risposta da organismo a organismo è differente e deve essere ricercato nella accuratezza della raccolta dell' anamnesi e la valutazione corretta clinimetrica dei sintomi. Ma mica nella medicina tradizionale non avviene lo stesso? Vi propongo di leggere per approfondire il mio sistema ( sistemamediomeopatiacomin ).
5. Lasciare gli omeopati formati (non i vari personaggi che si spacciano per omeopati !) fare il loro lavoro con responsabilità e tranquillità e curare quelli che vogliono seguire il percorso di cura omeopatico. In fondo c' è la libera scelta per la cura !
6. UN FATTORE PERO `E IMPORTANTE: LAVORARE ASSIEME PER IL BENE INDIVIDUALE E COLLETTIVO CHE `E LA SALUTE E SOPRATTUTTO NON ERIGERE BARRIERE FITTIZIE.
PER RAGGIUNGERE UN LIVELLO DI SALUTE OTTIMALE SERVE COLLABORAZIONE TRA I PROFESSIONISTI DEL SETTORE E NON DIVISIONI.

Per quelli che vorrebbero approfondire consultare anche : Omeodinamica, Omeopatologia, OmeoterapiaOmeopatia nella prospettiva della ricerca scientifica per conto dell` Istituto Superiore della Sanità ,
per capire le contestazioni da parte spt di farmacologi i quali non conoscono la farmacologia omeopatica potete leggere anche questo

Mentre scrivo queste riflessioni l' Istituto per la ricerca in Omeopatia Internazionale ha inserito nel suo portale delle risposte ad alcune domande frequenti riguardo l' Omeopatia anche in italiano. Per cui se volete avere delle risposte autorevoli alle vs domande potete cliccare qui


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