VALUTAZIONE DEL PAZIENTE OMEOPATICO. SEMEIOTICA OMEOPATICA E CLINIMETRIA.
Il processo di valutazione in OMEOPATIA clinica, almeno inizialmente,
non includeva la quantificazione obiettiva e riproducibile degli
aspetti sia psicopatologici che somatici.
Studi acuti ed interessanti ma caratterizzati da estrema variabilità
individuale contraddistinguevano lo stile di comunicare sui fenomeni
mentali - intellettivi, affettivo-emozionali e somatici. E’ solo tra la
fine degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ‘60 che va affiorando, in
omeopatia clinica, il bisogno di sviluppare strumenti di misurazione
obiettivi e standardizzati sia della gravità che del cambiamento dello
stato mentale, affettivo e fisico come reazione all’atteggiamento
prevalente in quegli anni, che, ispirato dalla fenomenologia e dalla
analisi omeopatica, caldeggiava la mancanza di riproducibilità come
principio basilare nello studio della SEMEIOTICA OMEOPATICA CLINICA.
E’ da allora che la OMEOPATIA CLINICA MODERNA
enfatizza l’importanza dell’uso di strumenti di misurazione e di
valutazione NELLA SEMEIOTICA OMEOPATICA che si fondino su principi di
validità ed attendibilità. A questo proposito, la ricerca OMEOPATICA
inizialmente si è così adagiata sul terreno scivoloso della teoria
psicometrica, usata moltissimo nella psichiatria clinica. Lo sviluppo
della psicometria, infatti, ha avuto luogo al di fuori del campo
clinico, soprattutto nelle aree educative e sociali. Dal momento quindi
che i fenomeni da osservare nello sviluppo DELL` OMEOPATIA MODERNA non
erano solamente propriamente clinici, non stupisce apprendere che essi
non potevano essere automaticamente adattabili in OMEOPATIA CLINICA
senza crearvi limiti e problematiche. Poiche’ le inadeguatezze dell`
iniziale modello psicometrico usato in psicologia clinica e molte volte
usato (almeno per quello che concerne i sintomi mentali e intellettivi
in omeopatia) non poteva coprire sufficientemente tutto il campo della
SEMEIOTICA OMEOPATICA veniva sottolineata l’esigenza di una sua
integrazione con un'ulteriore cornice teorica, LA CLINIMETRIA.
La capacità di percepire i cambiamenti di gravità della
sintomatologia durante il decorso di un disturbo DAL PUNTO DI VISTA
OMEOPATICO, è un requisito fondamentale perché una scala di valutazione
sia definita valida da un punto di vista clinico. Tuttavia, molti
strumenti di valutazione clinica OMEOPATICA sono dotati di validità e
attendibilità OMEOMETRICA (cioe’ una scala di
valutazione tale da categorizzare l` importanza e la gravita’ sia della
sintomatologia stessa sia dell` eventuale cambiamento dopo il
trattamento omeopatico). L’ OMEOMETRIA SI AVVALE
praticamente della capacità di auto od etero-valutazione nel
discriminare e misurare DETERMINATI SINTOMI riferiti dal paziente
omeopatico. Questo concetto è particolarmente importante quando gli
effetti del trattamento sono lievi e nella valutazione dei sintomi
sottosoglia o sub-clinici (scopri di più)
L` EVOLUZIONE OMEOMETRICA ATTRAVERSO LA CLINIMETRIA
Il termine “clinimetria” è stato introdotto dall’epidemiologo
americano, Alvan R. Feinstein nel 1982 per indicare quella disciplina
medica finalizzata allo sviluppo e alla validazione delle valutazioni
cliniche. Si è andata successivamente delineando come area di ricerca
interdisciplinare con contributi dalle scienze mediche, psicologiche e
statistiche per l’ inquadramento di fenomeni clinici, che la tassonomia
tradizionale basata semplicemente sulle formulazioni diagnostiche delle
malattie e sui dati di laboratorio, non era stata fino ad allora in
grado di collocare. Questi fenomeni clinici riguardano la valutazione
della gravità della malattia; il tipo, la gravità e la sequenza dei
sintomi (fattore essenziale per la Semeiotica Omeopatica); il grado di
progressione o stadio della malattia ( o meglio della patologia
omeopatica come viene attualmente valutata anche attraverso il modello
DEI LIVELLI DI SALUTE descritto dal prof. G.Vithoulkas); la gravità dei
disturbi in comorbilità; i problemi di capacità funzionale; il processo
decisionale da parte dei medici; aspetti della vita quotidiana quali il
benessere ed il malessere ed altre distinzioni cliniche che demarcano
importanti differenze prognostiche (valutate tramite il MODELLO DEI
LIVELLI DI SALUTE in Omeopatia) e terapeutiche (somministrazione del
rimedio omeopatico)
Cosi’ nella MODERNA OMEOPATIA CLINICA sono stati sviluppati
delle scale di valutazione dei sintomi, sia per l’inquadramento o la
misurazione dei sintomi e dei segni fisici che per gli altri distinti
fenomeni clinici riscontrabili nella SEMEIOTICA OMEOPATICA nella sua
pratica quotidiana.
L` importanza della suddetta evoluzione conferisce alla MEDICINA
OMEOPATICA un ulteriore aspetto scientifico assolutamente comparabile
alla medicina classica.
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grazie per l' interesse al mio blog